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Mons. Giulio Ricci, un concittadino che non può essere dimenticato      
di don Lucio Luzzi   
 
La società moderna, protesa spasmodicamente verso il benessere, non ha più come forza trainante il ricordo, la memoria del passato. E se anche le persone possono essere anche dimenticate, le loro opere rimangono.

Il 17-02-1913 nasceva in Canino il nostro concittadino mons. Giulio Ricci. Sono stati pochi e sporadici i suoi contatti con il paese natio. Iniziò gli studi nel seminario di Acquapendente (1924) poi in quello di Anagni ed infine in quello della Quercia (1934-36). Il 26-07-1936 fu ordinato sacerdote.

Tra i diversi incarichi che egli ricoprì ricordiamo il vice rettorato al seminario di Acquapendente (1940), vice parroco della Cattedrale di Acquapendente, Arciprete della cattedrale di Acquapendente (1944), Direttore spirituale nel Seminario di Assisi, cerimoniere a S. Maria Maggiore in Roma, Ufficiale di Curia alla Congregazione dei Vescovi (1976). Lasciò l'incarico nel 1981 per malattia e, dal 1982, fu presidente del centro romano di sindologia.

Ha iniziato gli studi sulla Sindone ad Assisi, dove scolpì di propria mano il primo crocefisso sindonico.

Nel 1973 scolpisce di nuovo (a Roma) un crocefisso della sindone che offre alla Chiesa di Santa Maria della Neve di Canino. Per la stessa Chiesa ha disegnato le vetrate istoriate.

Ha tenuto conferenze sulla sindone con mostra fotografica itinerante e una serie di 60 diapositive in: U.S.A.; Egitto; Mexico; Ecuador; Francia; Spagna; Brasile; Filippine; Cile; Africa; Terra Santa e nelle maggiori città italiane.

Tra le opere da lui pubblicate dobbiamo ricordare: L'uomo della Sindone (1960); L'uomo della Sindone (1967); L'uomo della Sindone è Gesù (1969); Via Crucis secondo la Sindone (1969); La Sindone Santa (1979); Emmaus La Sindone (1986); Il Santo Volto di Gesù (1986); La Sindone contestata (1992).

Il materiale di 50 anni di studi, conferenze, libri, immagini, si trova esposto presso la basilica Santa Croce in Gerusalemme a Roma, ed è liberamente consultabile da tutti.

Il ricordo di mons. Giulio Ricci è di un uomo di grande fede, austero, innamorato del Cristo della Sindone. Una persona che ha speso tutta la propria vita intellettuale in studi, ricerche, verifiche, documentazioni. E' andato per tutto il mondo a far conoscere il crocefisso sindonico.

Il 06-02-1995, a Roma, è terminato il corso della sua vita terrena. A dieci anni dalla sua morte la comunità di Canino dovrà sentire l'obbligo morale di riconoscerlo pubblicamente come concittadino benemerito, che con la sua vita e le sue opere ha onorato il suo paese natio.

( fonte: www.canino.info ) 

 


 
 
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