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L’Ordine ospitaliero di San Giovanni e la croce ottagona

 

 

Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum

(telos dello SMOM)

 

La croce oggi conosciuta come “Croce di Malta” è di forma ottagona (ossia costituita da otto punte) ed è di origine bizantina. Con ogni probabilità questa croce ad otto punte è risalente al VI secolo d.C. e rappresenterebbe le Otto Beatitudini Teologali di San Matteo. A livello simbolico la Croce di Malta rappresenta anche l’Eternità.

La Croce di Malta è anche conosciuta come “Croce di San Giovanni” venne adottata dapprima dalla Repubblica Marinara di Amalfi e probabilmente il primo impiego fu dall’XI secolo. A riprova dell’utilizzazione dall’anno Mille resta conferma da alcuni tarì[1] amalfitani del 1080 sui quali campeggia chiaramente detta croce.

La “religione” che si formò in Terra Santa prese il nome di “Ordine monastico-cavalleresco di San Giovanni” e nacque in Gerusalemme allorquando Gerardo Sasso di Scala impiantò un ospedale. Presso i Luoghi Santi si fondò la prima comunità ospedaliera amalfitana che impiegò come patrono il Battista. A livello araldico fu invece scelto il simbolo di una croce bianca in campo nero.

In seguito l’Ordine mutò il suo appellativo in “Sovrano Ordine Militare di Malta” (sua nuova sede); da quel momento in poi la croce ottagona fu chiamata “croce di Malta”. In realtà, se vogliamo attenerci ai contenuti storico-araldici, essa dovrebbe giustamente essere denominata piuttosto “croce di Amalfi”. Così la croce ad otto punte divenne il simbolo dell’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri, un ordine di tipo militare ma monastico-cavalleresco. Questa religione fu fondata da mercanti amalfitani e salernitani in Terra Santa, a Gerusalemme, e guerreggiò i musulmani fin dalla prima crociata (1095). La loro casa principale era nell'antico monastero di San Giovanni, di qui il nome di “Cavalieri giovanniti” ed anche la croce assunse da questo momento il nome “croce di San Giovanni”.

I Cavalieri di quest’Ordine furono chiamati anche “Giovanniti”. Questi servivano i bisognosi in piccoli ospedali ed ostelli, custodivano i pellegrini dai ripetuti attacchi degli islamici.

I cavalieri furono costretti a spostarsi a Malta quando -a seguito della sconfitta dell'alleanza cristiana di cui furono protettori-, cambiarono il loro nome in Ordine di Malta.

L'isola stessa assunse per insegna la croce che divenne così la Croce di Malta. In realtà essa avrebbe dovuto chiamarsi croce di Amalfi per i suoi contenuti storico-araldici e visto che ancora oggi ne è il simbolo.

Certo è che la croce di Malta rimane il simbolo del Sovrano Militare Ordine di Malta e dell'altro Ordine di San Giovanni. Nei secoli recenti è stata adottata come insegna di numerosi ordini della Cavalleria, ed appare sull'insegna del distretto tedesco (Pomerania occidentale) di Mecklenburg-Strelitz; in Italia su fondo bianco e la croce in rosso è l’insegna del Sacro Cavalleresco Ordine di Santo Stefano Papa e Martire. In Australia la Croce di Malta è porzione dell'emblema del Queensland. La Croce di Malta nel Regno Unito è il simbolo dei Rifle Regiments[2] e di altri corpi militari simili ed è la base del disegno dell'Ordine di Bath.

Tutti gli ordini regali in Svezia impiegano il simbolo della Croce di Malta. Inoltre a livello araldico un paese in provincia di Reggio Emilia –Rolo- ha nell’insegna del suo comune tre Croci di Malta.

La croce ottagona è considerata uno dei simboli nazionali dell’isola di Malta e compare anche nella numismatica antica[3]. Dal 1 gennaio 2008 è apparso anche sul retro delle monete da uno e due Euro ed è adottato come moneta nazionale e perciò impiegabile nell’intera Unione Europea.

In Araldica esistono altre croci simili -con braccia allargate- che sono spesso erroneamente denominate "maltesi", come ad esempio la Croce nestoriana molto simile a quella melitese, così come la Croce ugonotta –che è si è ispirata, probabilmente a questa.

Il disegno della croce ottagona[4] è basato sulle croci usate sin dalla Prima crociata.

Le sue 8 punte simboleggiano le Otto Beatitudini Teologali secondo l’Evangelista San Matteo sono: la lealtà, la pietà, la franchezza, il coraggio, la gloria ed onore, il disprezzo per la morte, la solidarietà verso i poveri ed i malati, il rispetto per la Chiesa.

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli»[5]

 La croce ottagona rappresenta altresì l'eternità, le 8 nazionalità di provenienza dei Cavalieri di San Giovanni, gli 8 principi che dovevano rispettare gli antichi cavalieri: spiritualità, semplicità, umiltà, compassione, giustizia, misericordia, sincerità, sopportazione. Inoltre il significato delle otto punte corrisponde alle virtù della Cavalleria:

 

La Croce Ottagonale del Sovrano Militare Ordine di Malta è simbolo delle otto Beatitudini evangeliche:
a queste i suoi Membri devono tendere!

  • Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il Regno dei Cieli.
  • Beati quelli che piangono, perchè saranno consolati.
  • Beati i miti, perchè erediteranno la terra.
  • Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perchè saranno saziati.
  • Beati i misericordiosi, perchè otterranno misericordia.
  • Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio.
  • Beati gli operatori di pace, perchè saranno chiamati figli di Dio.
  • Beati quelli che sono perseguitati a causa della giustizia, perchè di essi è il Regno dei Cieli.

  

Preghiera del Cavaliere

Signore Gesù, che Vi siete degnato farmi partecipare alla Milizia dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, Vi supplico umilmente, per la intercessione della Beata Vergine di Fileremo, di San Giovanna Battista, del Beato Gerardo e di tutti i Santi e Beati dell'Ordine, di aiutarmi a restare fedele alle tradizioni del nostro Ordine, praticando e difendendo la Religione cattolica, apostolica, romana contro la empietà, esercitando la carità verso il prossimo e specialmente verso i poveri e gli infermi. Datemi infine le virtù necessarie per realizzare secondo lo spirito del Vangelo, con animo disinteressato e profondamente cristiano, questi santi desideri per la maggior gloria di Dio, la pace del mondo ed il bene dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

Amen.

 

 

 

Preghiera per l'Ordine

Soccorri con il Tuo aiuto, Signore Dio, l'Ordine di San Giovanni Battista, che tu hai fatto sorgere a Gerusalemme, affinchè in esso siano sempre vive la difesa della fede e la dedizione ai poveri, come segno distintivo dei suoi membri lungo il cammino terreno e come pegno del conseguimento della patria eterna.
Amen.

 

 

Preghiera del Corpo Militare SMOM

Dio Onnipotente ed Eterno, davanti al cui trono gli Angeli cantano in perpetuo un inno di gloria, ascoltaci!
Noi, soldati del Corpo Militare dell’Ordine di Malta, siamo oggi alla Tua presenza per implorare da Te protezione e per offrirTi il nostro servizio.
Come militari Ti chiediamo la forza invincibile, la fedeltà incrollabile, lo spirito di sacrificio. Come militari del Sovrano Militare Ordine di Malta, Ti promettiamo la fedeltà alla millenaria tradizione militense, l’impegno per la pace nel mondo, il servizio ai sofferenti e ai colpiti dalla sventura.
La Croce Ottagona sia l’Ideale! La Vergine di Fileremo sia la guida! L’eroismo di San Giovanni Battista sia l’esempio!
Amen.

 

Preghiera del Personale Sanitario (composta da S.E. Mons. Montini)

Signore, che sai essere mio dovere assistere gli ammalati, fa ch'io li serva non con le mani soltanto, ma anche col cuore; fa, ch'io li ami.
Signore, che hai avuto pietà per ogni umana sofferenza, rendi forte il mio spirito, sicuro il mio braccio nel curare gli infermi, nel medicare i feriti, nel sorreggere gli straziati e i morenti; ma conserva sensibili l'animo mio al dolore altrui, gentile la mia parola, dolce il mio tratto, paziente la mia veglia
Signore, che hai creato l'umana natura composta di anima e di corpo, infondimi rispetto per l'una e per l'altro, insegnami a consolare l'anima afflitta, curando il corpo infermo.
Signore, che hai detto essere fatto a te il bene prodigato ai sofferenti, dammi di vedere Te in essi ed essi in Te.
Signore, che hai promesso di non lasciare senza premio nemmeno un bicchier d'acqua dato per amor tuo, riserva la ricompensa che Tu solo puoi dare a questo mio lavoro ch'io voglio compiere con pietà e con amore.
E tu Maria, consolatrice degli afflitti e salute degli infermi, sii anche per me maestra sapiente e madre benigna.

 

 

 

Santi e Beati appartenenti all’Ordine

Sant'Ugo da Genova (1168 -1233)
San Nicasio Camuto del Burgio (1130/40 -1187)
Santa Ubaldesca Taccini (1136 - 28/05/1206)
Santa Toscana Canoculi (1280? -14/07/1343)
Santa Flora di Beaulieu (1309 -1347)
Beato Fra’ Gerardo (? – 1120)
Beato Fra’ Raimondo De Puy (? – 1160)
Beato Pietro da Imola (1250 – 1320)
Beato Gerardo Mecatti (1174 – 1254)
Beato Gerlando (? - 1279)
Beato Garcia Martinez (? - 1286)
Beato Adriano Fortescue (8/07/1476 – 1539)
Beato Davide Gunston (XIV sec. – 12/07/1540)
Beato Nuno Alvares Pereira (24/07/1360 - 1/04/1431)
Beato Carlo I d'Asburgo (17/08/1887 - 1/04/1922)
Beato Vilmos Apor (29/02/1892 - 2/04/1945)
Beato Giovanni XXIII (25/11/1881 – 3/06/1963)

 

Un poco di spiritualità dell'Ordine Melitense:

 

  • Spirito di Servizio

far passare sempre avanti l’esigenza altrui, rispetto alla propria

  • Spirito di Disponibilità

poter contare sulla propria presenza quando e dove occorre: si è liberi di servire o meno, ma è importante restare fedeli alla decisione presa

  • Spirito di Umiltà

accettare il servizio assegnato, qualunque esso sia, senza imporsi: essere servi del prossimo, malato o sano, è un ruolo che bisogna mantenere

  • Spirito di Docilità

accettare i suggerimenti, ascoltare e osservare le direttive impartite e gli insegnamenti elargiti

  • Spirito di Costanza

compiere il proprio servizio completamente, fino in fondo, dando il meglio di sé stessi

  • Spirito di Generosità

mettere in ogni gesto il cuore, la forza, l’intelligenza

  • Rispetto della Persona

avere discrezione, delicatezza, dolcezza sia nei gesti che nelle parole


 

[1] Il “tarì” fu una moneta d'oro o argento coniata dapprima nel regno di Sicilia, e poi in quello di Napoli e delle Due Sicilie dove valeva 2 carlini. Tarì furono coniati anche a Malta. Il termine deriva dal latino tarenus, che a sua volta è preso in prestito dall'arabo tarī, ovvero fresco [di conio].

[2] Ovvero il Reggimento dei Fucilieri.

[3] La croce di Malta compariva su alcune monete locali oggi scomparse.

[4] La croce ottagona, come già detto costituita da otto punte è di origine bizantina ed è risalente -con molta probabilità- addirittura al VI secolo. Divenne però l’emblema di una religione militare-ospedaliera durante la prima Crociata ed i suoi aderenti hanno sempre avuto interesse a tutelare i pellegrini dai pericoli dei predoni e di curarne i loro corpi e lo spirito.

[5] Mt 5, 3-12

 

Prof. ALESSIO VARISCO

Storico dell’arte – Magister Artium

Direttore Antropologia Arte Sacra


 


 
 
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